Come la scorsa settimana, anche oggi la pigrizia sonnacchiosa delle vacanze mi consiglia di fare qualcosa di “moderno”: non un suggerimento in forma di recensione, bensì delle copertine. Stavolta di raccolte di poesia, forse la migliore compagnia per entrare nell’anno nuovo. Di nuovo, non si tratta di testi usciti necessariamente nel 2022 ma di libri che a me è capitato di incontrare (o, in un caso, rincontrare) nell’ultimo anno. Non si può che cominciare da Larkin, di cui abbiamo quest’anno festeggiato il centenario (anch’io mi sono esercitato in una piccola traduzione larkiniana, ma ovviamente di prosa). Pure stavolta, i libri li trovate in un ordine ispirato soltanto dai sentimenti del sottoscritto.
Buona lettura, e soprattutto buon anno.
Philip Larkin, Finestre alte (1974), Torino, Einaudi, 2002, pp. 82
Osip Mandel'stam, I lupi e il rumore del tempo, a cura di Paolo Ruffilli, Castelfranco Veneto, Biblioteca dei leoni, 2013, pp. 96
Robert Frost, Fuoco e ghiaccio. Poesie, a cura di Ottavio Fatica, Milano, Adelphi, 2022, pp. 547
Edna St. Vincent Millay, Poesie, Milano, Crocetti, 2020, pp. 176
Sor Juana Ines De La Cruz, Poesia Lirica, a cura di José Carlos González Boixo, Madrid, Catedra, 1998, pp. 342