Antonio Escohotado è morto lo scorso 21 novembre (1941-2021).
Sono pochi i pensatori contemporanei di cui si può dire abbiano avuto una vita romanzesca, Escohotado è uno di questi: aprì una discoteca (Amnesia) a Ibiza, finì in prigione per possesso di stupefacenti, è autore di un monumentale lavoro in tre volumi sui “nemici del commercio” (una indagine sulle radici di socialismo e pauperismo) e di molti saggi sulla questione delle droghe. Io ho ascoltato, letto da lui con quella voce inconfondibile, Aprendiendo de las drogas, un testo ricchissimo dove modalità di somministrazione e effetti di questa o quella sostanza sono descritti con affascinante precisione. Che una sostanza sia “pericolosa” o meno, spiega Escohotado, non è un dato naturale ma una determinazione di una certa società e del potere che la governa.
In Italia il nome di Antonio Escohotado è noto poco o quasi. Anche per questo, gli abbiamo dedicato la scorsa settimana un webinar dell’Istituto Bruno Leoni, con Maria Blanco che ci ha raccontato il suo percorso di intellettuale pubblico e Loris Zanatta che ha raccontato con mirabile sintesi le principali acquisizioni della monumentale trilogia dedicata ai “nemici del commercio”.
Il suo ultimo lavoro è stato questo libro-intervista con Ricardo Colmenero. Non è forse il miglior prodotto del pensatore Escohotado ma è la miglior introduzione al personaggio Escohotado, una figura giunta a essere rispettata profondamente dai suoi contemporanei dopo una lunga macerazione nel limbo degli intellettuali troppo eclettici per non essere marginali. Escohotado è morto da venerato maestro, scampando il destino di insolito stronzo che molti avrebbero voluto cucirgli addosso.
Un maestro lo era davvero e per capirlo basterebbe leggere il programma del “Partido de la Humilde Reforma”, riforme sì ma umili, per creare meno ostacoli alle persone e non certo per cambiare la società sulla base di un qualche progetto sperimentato solo alla lavagna. Il suo era un “antiproibizionismo totale”, il nemico giurato l’idea di una politica missionaria, alla quale affidarsi per cercare la salvezza. Il modello di Stato? La Svizzera, “chi mai si ricorda di un qualsiasi Presidente della Svizzera?”
Era uno di quei grandi che trovano nell’ironia un rifugio dalla stupidità presuntuosa dei più. Sono quelli di cui abbiamo più bisogno, in tempi strani come questi.
Ricardo F. Colmenero, Los penúltimos dias de Escohotado, Madrid, La Esfera de Los Libros, 2021, pp. 284.
PS: Buon Natale.