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Questa è la versione inglese, condensata in un solo volume (in tedesco, sono tre) di Ortsbestimmung der Gegenwart di Alexander Rüstow (1885-1963). E’ stata la mia lettura delle vacanze di Natale: un libro che avevo comprato anni fa ma che finora mi ero limitato a sfogliare.
Rüstow è un personaggio affascinante: formatosi come studioso di filosofia, aveva da principio lavorato come economista non accademico per dedicarsi poi alle scienze sociali. Avversato dal nazismo, dovette riparare in Turchia. Lo si ricorda come uno degli architetti della “economia sociale di mercato” e come l’inventore dell’infausta parola “neoliberalismo".
Questo libro è un grande affresco. Nasce da un’esigenza profonda: cercare di “spiegare” la barbarie naziste. Per farlo Rüstow cerca il “dominio” alla base delle civiltà. La nozione centrale del libro è quella di superstratificazione (Uberlagerung), che si riferisce all’imporsi di un popolo di conquistatori (tipicamente, cacciatori nomadi) su un altro di conquistati (tipicamente, una popolazione già dedita all’agricoltura), come un fenomeno che consente di spiegare le evoluzioni politiche anche più recenti. Le invasioni dei micenei e dei dori sono al cuore della sua storia.Le conseguenze della superstraficazione sono diverse: da una parte, consente la nascita di unità politiche sufficientemente ampie da consentire una divisione del lavoro ramificata e, dunque, il progresso della civiltà. Dall’altra, nell’originaria conquista sono iscritte le ragioni di un conflitto politico ineludibile.
Il tentativo di superare il “peccato originale” della conquista può avvenire soltanto con un accorto bilanciamento di libertà e comunità, attraverso istituzioni (come la proprietà privata e imprese di piccole dimensioni) che consentano l’affrancamento di chi sta alla base della piramide sociale.
E’ normale che in un lavoro così ampio ci siano cose che convincono di più e altre di meno. Le pagine sulle tendenze razionalistiche e irrazionalistiche sprigionatesi nel post-Illuminismo sono da meditare. E prezioso è questo tentativo di scrivere la storia della civiltà riflettendo sulla dimensione del potere, e quindi sullo scontro fra libertà e dominio.
Alexander Rüstow, Freedom and Domination: A Historical Critique of Civilization (Princeton University Press, 1981, pp. 720